Le attività previste dal POI FERTISELE daranno luogo ad una serie di effetti positivi di natura diretta e indiretta, osservabili nel breve e lungo periodo che riguarderanno i tre pilastri della sostenibilità.
Un rilevante impatto ambientale sarà osservabile attraverso il ripristino della sostanza organica nel suolo con il progressivo recupero della fertilità (C organico, N totale e P disponibile, attività biologica). Le aziende della filiera ortive per la IV gamma (circa 760 aziende con 15 OP nella Piana del Sele) grazie ai prodotti perfezionati nell’ambito del progetto potranno beneficiare di ammendanti organici, a costi vantaggiosi e di migliore qualità, migliorando la loro performance economica in termini di riduzione dei costi aziendali e di miglioramento delle produzioni attraverso il reintegro di sostanza organica, prevenendo la perdita di fertilità del suolo (C organico e umificato, C biomassa microbica, diversità microbica).
La valorizzazione del refluo zootecnico nell’ambito della filiera zootecnica del territorio interessato (311 aziende bufaline e 276 bovine) comporterà la riduzione del carico azotato da gestire con significativo impatto ambientale.
La salvaguardia del livello dei redditi e dell’occupazione rappresenterà una delle aree di impatto principale del POI FERTISELE sul miglioramento della competitività territoriale, sulla creazione ed sul rafforzamento della rete di relazioni fra gli attori pubblici e privati interessati al progetto.
Il POI FERTISELE intende promuovere un modello virtuoso di economia circolare che possa essere preso ad esempio come modello sostenibile di riorganizzazione moderna dell’offerta delle produzioni primarie non solo a livello locale, ma anche regionale e nazionale, con un’amplificazione degli effetti di FERTISELE nel lungo periodo.