La coltivazione delle orticole per la IV gamma si svolge per più cicli colturali annuali in strutture di protezione in cui è garantito un ambiente agro-climatico idoneo per ottenere elevati standard di qualità e di salubrità del prodotto.
Ne derivano frequenti lavorazioni dei terreni che favoriscono particolarmente la mineralizzazione della sostanza organica del terreno con conseguente destrutturazione e peggioramento della lavorabilità dei suoli che impone di accrescere le potenze meccaniche impegnate e le lavorazioni, innescando una pericolosa spirale degradativa della risorsa suolo. Inoltre, si presentano problemi di controllo delle infestanti e fitosanitari dovuti a condizioni di tendenziale monocoltura, che favoriscono l’insorgenza di patogeni minori.
Pertanto, problema fondamentale del coltivatore è la salvaguardia della fertilità del terreno in termini di mantenimento della struttura, del contenuto di sostanza organica, dell’attività biologica, del controllo di patogeni radicali. Tali questioni richiedono di essere affrontate con sperimentazioni che tendano a modificare l’agrotecnica tradizionale, con protocolli integrati e innovativi.
L’apporto di significative quantità di ammendanti organici compostati è una strategia essenziale, insieme all’avvicendamento e alle lavorazioni del suolo, per contenere il depauperamento della sostanza organica nel suolo prima che si inneschino fenomeni di degrado tali da compromettere la stessa sostenibilità economica della coltura.