Il progetto FertiSele prevede di testare un ammendante organico di qualità a costi sostenibili per le aziende agricole della Piana del Sele produttrici di ortaggi per la IV gamma rispondendo alla necessità di tale settore di mantenere o superare i livelli di produzione raggiunti conservando o incrementando la fertilità dei suoli. Il progetto FertiSele intende sfruttare la presenza, nello stesso areale, di impianti di digestione anaerobica in rete con aziende bufaline in biologico, specializzati nella produzione di vermicompost. Ciò consente di avere a disposizione un ammendante organico di qualità, utile per il reintegro della sostanza dei suoli agricoli e allo stesso tempo per lo smaltimento del sottoprodotto di impianti che aiutano a chiudere il ciclo di riuso dei reflui zootecnici. Si propone un esempio di economia circolare da divulgare e riprodurre nella realtà della produttiva della Piana del Sele, ma anche altre realtà dove le produzioni orticole e gli allevamenti zootecnici possono entrare in rete.
Il progetto intende coltivare in due aziende agricole della Piana del Sele ortaggi per la quarta gamma in coltura protetta in biologico e in convenzionale testando il vermicompost come ammendante, in sostituzione del sovescio e di eventuali ammendanti organici pellettati, e come biostimolante, in sostituzione di fertilizzanti organici usati in biologico. Tesi specifiche si allestiranno anche per verificare l’eventuale valenza del vermicompost nel sostituire la solarizzazione, tecnica adottata per il controllo dei patogeni tellurici. Le produzioni saranno valutate per ciascuna tesi proposta per quantificare l’atteso miglioramento della qualità e della quantità. Un’analisi dell’impatto ambientale e socio-economico dei risultati ottenuti validerà l’innovazione proposta. Divulgazione e diffusione dei risultati garantiranno il contatto con gli stakeholder.